30.3.06

scenario internazionale

  • SERBIA E MONTENEGRO: INCONTRI BILATERALI.
    (ICE) - ROMA, 28 MAR - L'Istituto nazionale per il Commercio Estero
    organizza a Belgrado, oggi 28 marzo, in collaborazione con il Centro
    Estero delle Camere di Commercio Lombarde, una giornata di incontri
    bilaterali tra aziende della Regione Lombardia e potenziali partner
    serbi. Le aziende lombarde partecipanti appartengono ai seguenti
    settori: calzature, legno-arredamento, articoli per la casa, insegne
    luminose per esercizi, meccanica.(ICE BELGRADO)
  • IRLANDA: LA CRESCITA DELLE IMPORTAZIONI DETERMINA UN PEGGIORAMENTO DELLA BILANCIA COMMERCIALE.
    (ICE) - ROMA, 28 MAR - Le importazioni sono cresciute ad un ritmo doppio
    rispetto alle esportazioni, spingendo il saldo commerciale ad uno dei
    livelli più bassi degli ultimi anni. La forza della domanda interna ha
    dato impulso alle importazioni, con un risultato delle esportazioni
    dominato dagli sviluppi nel settore chimico-farmaceutico, secondo quanto
    pubblicato dal CSO, l'Istat irlandese. Le statistiche rivedute sul 2005
    mostrano che il valore delle esportazioni è cresciuto del 5% su base
    annuale, mentre la crescita delle importazioni è pari al 10,7%. La
    crescita delle importazioni ha ulteriormente accelerato nel mese di
    gennaio, arrivando al 12,7%. L'anno scorso sono state esportate merci
    per un valore di 88,4 miliardi di euro, mentre il valore delle merci
    importate è stato pari a 56,5 miliardi di euro. Le esportazioni,
    soprattutto grazie ai prodotti farmaceutici diretti verso l' Europa
    continentale, sono cresciute del 10,7% a gennaio, meno delle
    importazioni. Alan McQuaid della Bloxham Stockbrokers attribuisce la
    debolezza delle esportazioni alla congiuntura economica registrata nel
    Regno Unito e negli USA: per il 2005 nel complesso il valore delle
    esportazioni verso la gran Bretagna è diminuito dello 0,3% rispetto al
    2004. Nello stesso periodo l'andamento delle esportazioni verso gli USA
    è rimasto virtualmente fermo in termini di valore. Guardando agli
    aspetti positivi bisogna sottolineare che le esportazioni verso la Cina
    hanno avuto un balzo, registrando un incremento del 42%. La forte
    crescita delle importazioni nel mese di gennaio è il risultato della
    crescente domanda di automobili e PC, oltre che l'effetto dell'aumento
    del prezzo del petrolio e dell'aumentato valore delle importazioni
    energetiche.(ICE DUBLINO)
  • LIBANO: PRESTITO BEI ALLE PMI LIBANESI
    (ICE) - ROMA, 28 MAR - La Banca Europea per gli Investimenti (BEI) ha
    firmato con una banca locale un accordo per prestiti globali pari a 60
    milioni di dollari. Il prestito servirà a finanziare progetti in vari
    settori dell'economia libanese, quali: industria, turismo, sanità,
    educazione, informatica, energia e telecomunicazioni.(ICE BEIRUT)
  • REGNO UNITO: BROOKS BROTHERS ESPANDE LA PRESENZA OLTREMANICA
    (ICE) - ROMA, 28 MAR - Brooks Brothers, marchio statunitense di
    abbigliamento maschile, rafforza la rete di vendita nel Regno Unito e in
    Irlanda. In autunno sara' aperto il flagship store a Regent Street, nel
    cuore commerciale della capitale britannica. Il gruppo statunitense,
    controllato dall' imprenditore italiano Claudio Del Vecchio, si prepara
    ad aprire grandi punti vendita a Manchester, Dublino e nel villaggio di
    Bicester.(ICE LONDRA)

27.3.06

Panorama Internazionale

  • TAIWAN: SALDO POSITIVO NEI RAPPORTI COMMERCIALI CON LA CINA
    (ICE) - ROMA, 24 MAR - Un dato interessante per valutare i rapporti
    commerciali Taiwan-Cina e il loro riflesso sulle opportunità di
    investimenti è la bilancia commerciale. Fra i Paesi con un saldo
    positivo troviamo al primo posto Taiwan, con +58,13 miliardi di US$ che
    la confermano al primo posto già ricoperto nel 2004. Seguono la Corea
    del Sud con +41,71 miliardi di dollari e il Giappone con +16,46
    miliardi. Fra i Paesi che presentano un saldo negativo nei confronti
    della Cina, nel 2005 troviamo al primo posto gli USA con -114,2 miliardi
    di dollari, seguiti da Hong Kong con -112,2 mld US$ e dalla EU con -70,1
    mld US$. (ICE TAIPEI)
  • PANAMA: A FEBBRAIO SOSTENUTA CRESCITA DEL MOVIMENTO COMMERCIALE DELLA ZONA FRANCA DI COLON
    (ICE) - ROMA, 27 MAR - Durante il periodo gennaio - febbraio 2006 il
    valore del movimento commerciale nella Zona Franca di Colon é stato di
    2,1 miliardi di dollari USA, registrando una crescita del 20,9% rispetto
    allo stesso periodo del 2005. Nei primi due mesi del 2006, in
    particolare, le importazioni hanno raggiunto un valore di 1,0 miliardi
    di dollari con un aumento del 17,4% rispetto allo stesso periodo
    dell'anno precedente mentre le riesportazioni si sono attestate sui 1,1
    miliardi di dollari, con una crescita del 24,4%. Secondo dati
    dell'Ufficio statistiche della Zona Franca, nel mese di gennaio 2006 si
    é verificato anche un forte aumento nel movimento commerciale (+25,9%
    rispetto allo stesso periodo del 2005). Tale risultato é dovuto alla
    ripresa economica dei Paesi latinoamericani, tra cui il Venezuela, uno
    dei principali mercati di sbocco delle Zona Franca di Colon. Nel 2005 il
    valore complessivo del movimento commerciale della Zona Franca di Colon
    é stato di 12,0 miliardi di dollari contro 10,7 miliardi di dolari nel
    2004. I grandi fornitori della Zona libera sono i Paesi Asiatici (Cina,
    Taiwan, Giappone e Corea del Sud) e gli Stati Uniti mentre i principali
    clienti risultano Venezuela, Colombia, Rep. Dominicana, Ecuador, Costa
    Rica, Stati Uniti, Guatemala e Cuba. Le esportazioni italiane verso la
    Zona Franca sono tradizionalmente costituite nell'ordine, dalla
    gioielleria, dall'abbigliamento e dai prodotti tessili, da prodotti
    farmaceutici, calzature, occhiali da sole, profumi e cosmetici,
    materiali per l'edilizia, mobili, e bevande.(ICE CARACAS)

18.3.06

Affari in corso Norme Dogane e Valute

REGNO UNITO: HARRODS ENTRA NEL SEGMENTO DEI CONVENIENCE STORES A LIVELLO
INTERNAZIONALE
(ICE) - ROMA, 15 MAR - Il marchio Harrods sta preparando un forte
programma di espansione internazionale con la formula dei convenience
stores. Mohamed Al Fayed, l' imprenditore egiziano proprietario dei
grandi magazzini londinesi, si prepara a aprire un centinaio di punti
vendita nel Regno Unito e nelle maggiori città del mondo. Il primo punto
vendita con l' insegna "Harrods 102" è stato aperto il mese scorso a
Londra, nella centralissima Brompton Road. (ICE LONDRA)

USA: IN CORSO NEGOZIATI SUL LIBERO SCAMBIO CON LA MALAYSIA
(ICE) - ROMA, 15 MAR - Il Governo federale statunitense ha annunciato l'
avvio del negoziato per la conclusione di un accordo di libero scambio
con la Malaysia. Un simile trattato è stato recentemente concluso dagli
USA con Singapore e sono in corso negoziati con la Thailandia. La
Malaysia è il decimo partner commerciale degli Stati Uniti e il primo
nell' area del Sud Est asiatico. In base a dati di fonte federale, l'
interscambio tra i due Paesi è stato del valore complessivo di 44
miliardi di dollari nel 2005, con un surplus in favore della Malaysia
pari a 23 miliardi. La ragione principale del saldo positivo del Paese
asiatico è la presenza in Malaysia degli stabilimenti di Intel e
Motorola, dove vengono prodotti o assemblati gli articoli elettronici
dei due marchi americani. In base a informazioni diramate dal
Dipartimento statistico della Malaysia, le esportazioni di prodotti
elettronici nel 2005 hanno raggiunto il controvalore di 71,5 miliardi di
dollari, di cui il 30% prodotto in fabbriche di aziende statunitensi. La
produzione di articoli elettronici è il primo componente del prodotto
interno lordo della Malaysia. Il rappresentante USA alle trattative, Rob
Portman, ha dichiarato che la Malaysia è una delle economie più
dinamiche del SudEst asiatico e che la rimozione delle barriere
tariffarie e agli investimenti favorirà la competitività e lo sviluppo
di ambedue i Paesi. (ICE ATLANTA)

Affari in corso

REGNO UNITO: GDO. WAITROSE SBARCA IN SCOZIA

(ICE) - ROMA, 13 MAR - Waitrose, la catena di supermercati preferita
dalla classi medie britanniche, espande la sua presenza in Scozia. A
giugno verrà aperto il primo di due supermercati a Edimburgo e
successivamente sarà la volta di Glasgow. Waitrose è la catena dedicata
al comparto alimentare della John Lewis partnership, uno dei maggiori
gruppi della grande distribuzione generalista britannica, ed è
controllata dai dipendenti. Il marchio Waitrose controlla una rete di
179 supermercati e si rivolge a un pubblico sofisticato, residente nel
Sud Est dell' Inghilterra e nelle aree più ricche e a vocazione
internazionale del paese. (ICE LONDRA)

17.3.06

Panorama Internazionale

PANAMA: APRE LA FIERA EXPOCOMER 2006
(ICE) - ROMA, 10 MAR - Si é aperta mercoledi, a Panama, la XXIV edizione
della fiera Expocomer, Exposición Comercial Internacional. Expocomer é
la principale manifestazione fieristica panamense e costituisce una
vetrina commerciale importante per gli operatori provenienti dall'intera
area del Centro, Sudamerica e Caraibi. Con la presentazione di oltre 12
categorie di prodotti, in un area di circa 20.000 mq., Expocomer
accoglie visite di circa 11 missioni commerciali e propone diverse aree
tematiche attraverso la realizzazione di seminari e conferenze. Alla
presente edizione partecipano circa 1.200 espositori in 637 stand
provenienti da 32 paesi. L'intervento di apertura é stato svolto dal
Presidente della Banca interamericana di Sviluppo, Luis Alberto Moreno.
Nel padiglione Italia sono presenti una decina di aziende dei settori
agroalimentare, abbigliamento uomo/donna, calzature, bigiotteria,
elettrodomestici, articoli per il tempo libero, comunicazione domestica
e automazione edifici, materiali alternativi per la costruzione,
pannelli solari, parcheggi automatizzati.(ICE CARACAS)

2.3.06

Dogana in Wikipedia



Cos'é la Dogana


Cenni storici


Le prime testimonianze di un organo paragonabile alle odierne Dogane si ha nell'Antica Grecia, circa 2500 anni fa, quando all'entrata della città di Atene, nel porto del Pireo, le merci ivi transitanti venivano sottoposte ad una tassa (sembra del 2%) denominata pentecosté. Imposizioni simili avvenivano anche ai tempi dell' Antica Roma dove veniva imposta una tassa di transito attraverso i territori occupati e dove nacque il termine datium (il dare) che ancora oggi utilizziamo, il dazio. Una caratteristica di queste imposizioni primitive è comunque che non erano tassazioni protezionistiche, ma di semplici introiti per le casse statali.

Una prima forma di tassazione più simile a quella odierna viene considerata quella che a partire dal VIII secolo d.C. veniva imposto in Europa sulle merci in arrivo dall'Estremo Oriente; infatti sul Canale del Bosforo dei funzionari di Dogana preposti provvedevano all'incasso del 10% sul valore della merce.

Unitamente ai materiali, sempre dall'Oriente pare sia stata importata anche la parola dogana, derivata dal termine diwan che indicava sia la parte amministrativa e contabile dello Stato che il mobile da cui il visir prendeva le sue decisioni e da cui è anche nato il termine divano.

Questi primi esempi sono stati sempre più perfezionati nei secoli successivi; la riscossione di tasse sulle merci in entrata nel proprio territorio è stata applicata sino ai giorni nostri e utilizzata da tutte le ideologie politiche.

Dopo la parentesi storica con l'utilizzo nel Medioevo della tassazione sulle merci in entrata nei vari Regni, Ducati e Principati quale semplice vessazione da parte dei signorotti, si può far risalire, almeno in Italia, i primi utilizzi della Dogana moderna alla seconda metà del XVIII
secolo
; a questo periodo storico si fanno risalire le prime imposizioni daziarie fatte per incentivare e proteggere le nascenti industrie nazionali, specialmente del settore tessile.

Si redasse in quel periodo la prima Tariffa Doganale che metteva in relazione i dazi con il tipo di merce importata, più alti per quelle merci che si voleva fossero costruite all'interno del territorio nazionale. Per evitare troppe ritorsioni e per esigenze di interscambio con le altre Nazioni nacquero i primi trattati
bilaterali dove venivano pattuite esenzioni o riduzioni dei dazi stessi in cambio di altrettante concessioni (su altre merceologie) dalla parte opposta.

All'inizio della prima guerra mondiale l'Italia aveva stretto accordi bilaterali praticamente con
tutte le Nazioni del Mondo.

Dopo i due conflitti mondiali nasce l'idea di un grande mercato Europeo dove una delle principali innovazioni è proprio l'abolizione dei Dazi per le merci scambiate all'interno delle Nazioni facentene parte; da questa idea nasce nel 1951 la CECA (Comunità europea del carbone e dell'acciaio), primo esempio di materiali circolabili tra le 6 nazioni aderenti (Italia, Francia, Germania, Olanda, Belgio e Lussemburgo ) senza alcuna imposizione di Tasse se non l'IVA
Nazionale. Naturalmente è questo l' esperimento che preclude alla nascita pochi anni dopo della CEE.


La Dogana odierna

Ai giorni nostri la Dogana ha diversi compiti, dei quali alcuni poco conosciuti, ma principalmente rimane l'ente addetto a controllare i traffici delle merci, non solo ai fini impositivi ma anche in difesa dell'industria e del consumatore nazionale. Per meglio comprendere l'iter e le pratiche seguite da una merce una volta giunta in Dogana è bene sapere:

La Tariffa Doganale (TARIC)

Ogni merce deve per prima cosa essere classificata, cioè abbinata ad un numero specifico. Per farlo, internazionalmente si utilizza la Tariffa Doganale Armonizzata (HTS), un prontuario diviso in Sezioni e Capitoli ordinati per tipologia merce (ad esempio la Sezione I è relativa agli animali vivi, la Sezione II ai prodotti del regno vegetale, fino alla Sezione XX relativa ai Prodotti diversi non classificati altrove e alla Sezione XXI che tratta delle Opere d'arte). Le "Voci"
di questa Tariffa Armonizzata sono composte da 6 cifre.
Ogni Stato può suddividere ulteriormente le merci comprese in queste voci, perciò dalla settima cifra in poi le varie tariffe doganali sono diverse fra di loro. La Tariffa europea si chiama TARIC ed i codici sono di 10 cifre.

Utilizzando questo metodo di classificazione si ottiene il risultato che, ad esempio, il codice doganale HTS 620462 comprende, in tutto il mondo, i pantaloni lunghi, gli shorts, e le salopette di cotone per donna. Nella Taric europea troveremo invece separatamente classificati i tre
capi ed anche altre loro caratteristiche (se da lavoro, se sono di velluto, di jeans, se fatti a mano eccetera). Ovviamente ognuno di questi codici di 10 cifre comincerà con la parte comune "620462** **" .

L'esportazione della merce dallo Stato

In caso di uscita delle merci dallo Stato, la Dogana ha il compito di controllare che le merci siano di libera esportazione, non soggette pertanto a vincoli specifici o a preventive autorizzazioni da parte di altri organi preposti (vedasi ad esempio l'esportazione di opere d'arte soggette a beneplacito da parte della Sovraintendenza alle belle arti o di materiali ad alta tecnologia destinate all'industria bellica controllate a loro volta dal Ministero degli Affari Esteri). Contemporaneamente, e sovente con la collaborazione dello spedizioniere doganale, rilascia all'Azienda esportatrice la cosidettà Bolla Doganale, cioè la conferma della correttezza della spedizione, utilizzabile quale giustificazione della mancata applicazione dell'IVA.


L'importazione nel territorio nazionale

Nel caso di arrivo del materiale dall'estero, la Dogana, oltre che al controllo delle regolarità del traffico è preposta anche all'incasso degli oneri doganali. Previa la catalogazione delle merci in base alla Tariffa Doganale è necessario accertare l'Origine della merce. Con questi due dati è
possibile innanzitutto controllare se trattasi di libera importazione, importazione contingentata a licenza (ricordiamo il caso dei diversi prodotti tessili soggetti ad un massimale dalla Cina o quello del passato in cui erano contingentate le automobili in arrivo dall'Estremo Oriente) o ne sia vietata l'importazione (è il caso di alcuni animali o derivati da animali in via di estinzione) oppure se si tratta di merce soggetta a strettissime formalità autorizzative (armi, droghe, ecc.,).

Il secondo passo è quello di calcolare l'eventuale dazio a cui sottoporre il materiale; si tratta di una tassa nata in tutti gli stati del mondo per fini protezionistici e fiscali.
Attualmente i dazi hanno perso molta parte della loro azione protettiva nei confronti dei prodotti nazionali o comunitari in quanto le loro aliquote si sono ridotte o addirittura azzerate in seguito ad accordi internazionali. I dazi sono applicati sulla base della Tariffa Doganale (TARIC) e sono definiti “risorse proprie” dell’UE in quanto, a parte una piccola percentuale spettante allo Stato percettore, finiscono nella casse dell’Unione Europea.

L'importo del dazio viene calcolato sul valore statistico del materiale che è definito come il valore della merce nel momento in cui varca il confine della Comunità e comprende, oltre al valore di transazione (fattura) tutte le spese, di ogni tipo, sostenute fino al quel momento sulla merce in
questione (dal trasporto, all’assicurazione, alle eventuali spese nello stato di spedizione, ecc.). Quindi, in base ai termini di resa della compravendita concordata con le regole ell'INCOTERMS,
il valore del trasporto può essere aggiunto o parzialmente detratto dall'importo indicato sulla fattura (per es. viene aggiunto se la resa è FOB e viene detratta la parte interna se la resa è CIF).

Il passo successivo è il calcolo dell'IVA dovuta per la cui base di imponibilità si somma al valore di fattura l'importo dei dazi e l'importo del trasporto comunitario se non già calcolato nell'ammontare della fattura di acquisto.

Effettivamente, tutti i suddetti controlli vengono effettuati dalla dogana sulla base della “dichiarazione” presentata dall’importatore quasi sempre tramite un doganalista, o spedizioniere doganale, in cui sono già presenti tutti i suddetti dati. Un eventuale accertamento, anche postumo, di maggiori diritti rispetto alla dichiarazione, dà luogo all’applicazione di penalità.

Attualmente la dogana italiana effettua rigorosi controlli sul rispetto delle norme di sicurezza,
marchio CE, contraffazione ed in generale sul rispetto di tutte le norme relative alle merci importate. Questo, che a prima vista potrebbe sembrare opprimente per i traffici, è della massima importanza per la protezione del consumatore e
delle aziende nazionali che producono in regola con le norme vigenti.

Poiché il territorio doganale è un’unica entità per i 25 Stati dell’Unione, questi sforzi sono spesso vanificati dalla scelta degli importatori di far arrivare le merci attraverso altri Stati comunitari, cercando di approfittare delle nazioni in cui le dogane intendono la loro mansione in funzione prettamente economica e pertanto non effettuano alcun controllo, soprattutto se le merci sono destinate ad importatori di altri Stati membri.

Merci in transito

Nel caso di merci transitanti attraverso il territorio dello Stato, arrivate ad esempio dall'estero in un porto o aeroporto, e destinate ad altra Nazione (o anche ad altra dogana interna italiana), la
Dogana si deve accertare che il materiale non venga illegalmente posto sul mercato, a tal fine emette una Bolla Doganale di Transito; un soggetto del trasporto, normalmente uno spedizioniere, si prende impegno, anche con garanzie economiche, che la merce giungerà alla destinazione dichiarata, pena l'escussione di multe anche molto elevate.

Operazioni di temporanea importazione e temporanea esportazione

Capitano sovente i casi in cui delle merci vengano trasportate provvisoriamente in uno Stato diverso, ad esempio per essere riparate, in questo caso si parla di operazioni di temporanea importazione o temporanea esportazione.
In questo caso il compito della Dogana è quello di accertare che le operazioni avvengano nel rispetto delle leggi; nel caso di importazione, per garantirsi da alcune possibili illegalità (quale ad esempio che merci arrivate temporaneamente vengano immesse sul mercato senza la
liquidazione dei diritti doganali e dell'IVA) richiede il deposito di un determinato importo, restituito solamente a conclusione regolare dell'operazione.

La Dogana in evoluzione

Negli ultimi anni, grazie allo sviluppo velocissimo dell'informatica, le Dogane, in tutto il Mondo, hanno subito una veloce evoluzione e se, fino ad una ventina di anni fa, le Bolle Doganali erano compilate manualmente, su fogli spesso molto estesi e con controlli alquanto lunghi e laboriosi, oggi tutto avviene in tempo reale.

Sono state predisposte delle procedure semplificate, sia presso le Dogane stesse che presso degli spedizionieri autorizzati, riducendo di molto i tempi tecnici necessari per effettuazione di una pratica doganale. Un secondo passo molto importante è stato il provvedere ad una centralizzazione dei dati presso il Ministero a Roma accelerando molti dei controlli di routine sulle Aziende Esportatrici e Importatrici.

Infine si è anche molto ampliata la collaborazione tra le Dogane dei vari Stati.

Con la modernizzazione e con una politica di collaborazione nei confronti delle industrie e del privato cittadino, la Dogana sta cercando di perdere la sua connotazione secolare di esattore per essere invece considerata un anello importante e necessario della catena produttiva.

Una lamentela attuale da parte del mondo del lavoro è la presenza di un abnorme numero di controlli attualmente effettuati sull'esportazione di comunissime merci, fra l'altro con grande dispendio di energie umane ed economiche, accettato solamente con la speranza che la Dogana tenda probabilmente ad acquisire una maggior familiarità con gli esportatori italiani al fine di arrivare, come in tutto il resto dell'Unione, a considerare l'esportazione una risorsa da aiutare in qualsiasi maniera e focalizzare le proprie energie su un'opera di "intelligence" per stroncare
eventuali traffici illeciti di sensibile importanza.

1.3.06

Dal Mondo

Panorama Internazionale



GIAPPONE: SI DIFFONDE L' USO DELLA MONETA ELETTRONICA



(ICE) - ROMA, 28 FEB - L' uso del denaro elettronico sta rapidamente
aumentando. Le due principali monete -"edy" della Bit Wallet e "Suica"
della East Japan Railway Company- tra gennaio e dicembre 2005 sono state
utilizzate 75 milioni di volte, con un aumento di ca. il 133% rispetto
all' anno precedente. In visibile crescita anche il numero di carte
emesse, che ha infranto la barriera dei 26 milioni: un possessore ogni
cinque abitanti. Il fenomeno è dovuto, da un lato, al crescente numero
di convenience store e supermercati dotati di terminali idonei per le
transazioni e, dall' altro, alla familiarità di questo strumento per i
consumatori. Infatti di entrambe le monete elettroniche citate esistono,
oltre al classico supporto della carta plastificata, versioni
incorporate nei telefonini. La Suica come funzione principale permette
di pagare anche i biglietti dei treni metropolitani. (ICE TOKYO)


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Panorama Internazionale



ALGERIA: 9.000 IMPORTATORI IN MENO IN SEGUITO ALL' APPLICAZIONE DELLA
NUOVA LEGGE SULL' IMPORT-EXPORT



(ICE) - ROMA, 28 FEB - A decorrere dalla fine del mese di luglio 2005,
nonostante le disposizioni previste dell' articolo 4 dell' ordinanza n°
03-04 del 19 luglio 2003 relativa alle normative generali applicabili
alle operazioni d' importazione e d' esportazione di merci in Algeria,
le attività d' importazione di materie prime, prodotti e merci destinati
alla rivendita nello Stato, possono essere esercitate solo da imprese il
cui capitale sociale sia uguale o superiore a 20 milioni di dinari
algerini (ca. € 230.000). Un periodo transitorio di cinque mesi è stato
concesso per permettere agli operatori economici di conformarsi alle
nuove disposizioni. Pertanto, dallo scorso 26 dicembre le ditte che non
hanno provveduto all' aumento del capitale sociale non possono più
effettuare importazioni dall' estero. Le prime conseguenze della legge
hanno ridotto di 9.000 unità gli importatori che non hanno provveduto
all' aumento del capitale sociale, rispetto ai circa 20.000 che
effettuavano operzioni d' importazione dall' estero. (ICE ALGERI)


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Panorama Internazionale



BELGIO: FORTE CRESCITA DEL COMMERCIO EQUO E SOLIDALE



(ICE) - ROMA, 28 FEB - Secondo un rapporto pubblicato dal "Fair Trade
Advocacy Office", il commercio equo conosce una forte crescita in
Belgio, come peraltro accade in numerosi paesi europei. Le vendite di
prodotti equi sono cresciute del 20% ogni anno in Europa a partire dal
2000. Il valore netto dei prodotti venduti al dettaglio supera ormai i
660 milioni di euro, ossia due volte di più rispetto a cinque anni fa.
In Belgio le vendite sono letteralmente decollate nel 2003, grazie alle
banane e al caffè con il marchio di qualità Max Havelaar e a tutta una
serie di altri prodotti. Le banane e il caffè equi hanno totalizzato,
nel 2004, una crescita rispettivamente del 50% e del 7%. Il valore
totale dei prodotti venduti al dettaglio, in Belgio, è ammontato a 20
milioni di euro a dicembre del 2004, contro 5 milioni € nel 2000. Le
banane e il caffè equo-solidali rappresentavano, nel 2005,
rispettivamente il 4% e l' 1,7% del consumo nazionale dei medesimi tipi
di prodotto. D' altro canto, il Belgio dispone ormai di circa 1.050
punti di vendita che ospitano prodotti equi, tra cui 700 supermercati e
295 negozi specializzati. (ICE BRUXELLES)


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Panorama Internazionale



GERMANIA: GDO. È ALDI IL DISCOUNT CON IL MAGGIOR NUMERO DI FILIALI



(ICE) - ROMA, 28 FEB - Nel settembre del 2005 la catena di punti
discount Aldi in Germania annoverava 4041 filiali, di cui 2443 del
circuito Aldi-Nord e 1598 di Aldi-Süd. Lo seguivano Plus (2808 filiali),
Lidl (2604) e Penny (2078). Altre catene grandi sono state Norma (1210
punti), Netto-Schels (1025) e Netto-Dansk SM (233). Tale attività può
essere remunerativa: anche nel 2005 i fondatori del discount Aldi, i
fratelli Karl e Theo Albrecht, con un patrimonio rispettivamente di 15,6
e di 15,1 miliardi di euro, sono -e con grande distacco- i più ricchi
commercianti in Germania. Karl Albrecht, il padrone della catena
Aldi-Süd, rispetto all' anno precedente ha potuto aumentare il suo
patrimonio di quasi 400 milioni di euro, ed è dunque non solo il più
ricco commerciante, ma anche quello dal maggior successo nella
moltiplicazione del proprio patrimonio. Seguono poi la famiglia Haniel
(con 7,2 miliardi €) che detiene partecipazioni della Metro, e la
famiglia Otto (5,5 miliardi €) del colosso del commercio per
corrispondenza Otto-Versand, e infine il fondatore della Metro Otto
Beisheim (4,1 miliardi €). (ICE DÜSSELDORF)


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Panorama Internazionale



BELGIO: UNA CAMPAGNA CONTRO GLI ACQUISTI A CREDITO



(ICE) - ROMA, 28 FEB - Freya Van den Bossche, Ministro per la Protezione
dei Consumatori, sta lanciando una vasta campagna sui pericoli del
credito al consumo. I creditori come le banche, i supermercati o altre
grandi catene commerciali dovranno partecipare al "Fondo di Lotta contro
l' Indebitamento Eccessivo", che aiuta le persone in difficoltà
finanziarie tramite il CPAS (un fondo sociale per combattere la
povertà). Il finanziamento del Fondo passerà così da 2,7 a 4 miliardi di
euro. Nel 2005 il debito totale dei consumatori belgi è aumentato di
1,84 miliardi, annoverando 49.655 pratiche iscritte presso la Cassa dei
Crediti, con un salto del +20,5%, ossia 8.448 pratiche in più rispetto
al 2004. Il Ministro intende anche ridurre i tassi d' interesse dei
crediti al consumo, che hanno raggiunto attualmente il tetto del 25,5%.
(ICE BRUXELLES)


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Affari in corso



AUSTRIA: GDO. ADEG VENDE I SUPERMERCATI MAGNET



(ICE) - ROMA, 01 MAR - L' organizzazione commerciale Adeg vende 23 dei
suoi 25 supermercati Magnet; le trattative sono appena iniziate, ma non
è ancora stato deciso se i punti vendita dovranno essere venduti
singolarmente o in un unico pacchetto. Nel 2005 la Adeg, pur registrando
un fatturato identico a quello dell' anno precedente (760 milioni di
Euro), ha subito, a causa della rettifica dei valori, perdite tre volte
superiori: dai 2,2 milioni di Euro del 2004 a quasi 10 milioni di Euro.
I negozi Magnet hanno prodotto un fatturato di 120 milioni di Euro. La
Adeg vuole vendere le filiali di sua proprietà altamente deficitarie (al
momento 120) a commercianti indipendenti Adeg (al momento quasi 700), ma
prima deve rendere tali filiali competitive. Nel complesso, quest' anno
la Adeg vuole investire in queste misure 20 milioni di Euro. L' attività
dei commercianti indipendenti Adeg, a differenza di quella delle
filiali, è andata invece bene. (ICE VIENNA)


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Affari in corso



AUSTRIA: CATENE CALZATURE. DEICHMANN INTERESSATO A STIEFELKÖNIG



(ICE) - ROMA, 01 MAR - Deichmann, il più grande commerciante di scarpe
tedesco, si interessa a Stiefelkönig, che, con quasi il 13%, detiene la
seconda quota di mercato in Austria. Deichmann, con il 10%, è il numero
tre nel Paese e, indipendentemente dalle acquisizioni, vuole espandere
la propria attività; vuole infatti passare dalle 102 filiali attuali a
120-130 filiali. Quest' anno ne dovranno essere aperte altre 7. L' anno
scorso l' azienda è cresciuta del 20% e ha realizzato un fatturato di
104,4 milioni di Euro. Deichmann aveva anche acquistato i diritti di due
marchi in difficoltà: Elefanten e Gallus. Il primo, un marchio di scarpe
per bambini, dopo un anno di fermo forzato a causa dell' interruzione
della produzione, è di nuovo presente nei negozi. Deichmann ne ha
ampliato l' assortimento e abbassato i prezzi. Il marchio di scarpe per
uomo Gallus, a differenza di Elefanten, viene distribuito esclusivamente
da Deichmann. (ICE VIENNA)


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Affari in corso



USA: L' ITALIANA AUTOGRILL SULLE AUTOSTRADE DEGLI STATI UNITI



(ICE) - ROMA, 01 MAR - Il Gruppo Autogrill SpA, attraverso la sua
filiale Americana HMS Host Corp., si è aggiudicato un contratto di 1
miliardo di dollari per sviluppare e gestire servizi di ristorazione e
vendita al dettaglio nelle 12 aree di servizio lungo l' autostrada New
York Thruway. L' attività, oggetto del contratto con l' autorità della
N.Y. Thruway, avrà inizio a ottobre 2006 e produrrà vendite superiori al
miliardo di dollari durante i 13 anni di concessione. Dal 1981 la HMS
Host ha diretto concessionarie su questa autostrada (che è la più grande
autostrada a pedaggio in America) lunga 1.026 Km. Ogni anno vi
transitano circa 230 milioni di macchine che percorrono distanze
complessive superiori ai 12,8 miliardi di Km. (ICE CHICAGO)


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Norme Dogane e Valute



SLOVENIA: DA OGGI OBBLIGATORIA LA DOPPIA ESPOSIZIONE DEI PREZZI IN
TALLERO E EURO



(ICE) - ROMA, 01 MAR - Da oggi, primo marzo 2006, entra in vigore in
Slovenia l' obbligo di evidenziare tutti i prezzi dei prodotti e dei
servizi sia nella valuta locale (il Tallero), sia in Euro. La parità tra
le due valute, fissata dalla Banca Centrale Slovena, è di 239,640
talleri per un Euro. La Slovenia adotterà l 'Euro il 1° gennaio 2007,
mentre l' obbligo di doppia indicazione resterà in vigore fino al 30
giugno 2007. Per evitare gli aumenti dei prezzi provocati dalle varie
speculazioni, il governo sloveno ha inoltre aumentato notevolmente i
controlli da parte degli ispettori di finanza. (ICE LUBIANA)


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Panorama Internazionale



TURCHIA: DATI SULL' INTERSCAMBIO COMMERCIALE DI GENNAIO 2006



(ICE) - ROMA, 01 MAR - Si pubblicano in allegato
i dati
relativi all' interscambio commerciale della Turchia relativamente al
mese di gennaio 2006. (ICE ISTANBUL)


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Affari in corso



BULGARIA: IMMOBILIARE E GDO. LA TEDESCA HIT REALIZZERÀ 10 NUOVI CENTRI
COMMERCIALI NEI PROSSIMI 5 ANNI



(ICE) - ROMA, 01 MAR - La tedesca HIT ha rinunciato alla sua idea di
costruire ipermercati da gestire sotto la propria insegna; costruirà
invece immobili ad uso centri commerciali, che potrà affittare anche ad
altre aziende. La nuova strategia prevede che i negozi della HIT saranno
più piccoli e faranno parte dei centri commerciali nei quali saranno
offerti diversi servizi e prodotti. La catena aveva già costruito due
ipermercati a Sofia, che attualmente sta trasformando secondo il nuovo
concept per affittarne gli spazi ad altre aziende. La HIT sta costruendo
un altro negozio a Pleven e vuole acquistare un terreno edificabile a
Dobrich. Il suo piano di sviluppo è di costruire 10 centri commerciali
nei prossimi 5 - 6 anni. Il gruppo tedesco Dole, proprietario di HIT,
aveva discusso negli ultimi mesi del 2005 perfino di vendere i propri
negozi e di ritirarsi dalla Bulgaria. Alla fine, però, la decisione è
stata di continuare a operare nel Paese, ma in altra forma. La modifica
è dovuta al fatto che la compagnia non è riuscita a conseguire i propri
obiettivi di apertura di 15 negozi in 5 anni. I maggiori concorrenti di
HIT sono le insegne BILLA e FANTASTICO. Nello stesso segmento è situata
anche Kaufland, che apre un suo supermercato a Plovdiv in questo mese di
marzo. Tra le sfide e gli ostacoli più grandi che Dole indica come causa
del suo mancato successo, vi sono il basso potere d' acquisto della
popolazione in Bulgaria e la poca mobilità dei clienti, ovvero l'
abitudine di fare le spese non nei grandi centri ma piuttosto nei
piccoli negozi accanto a casa. La compagnia tedesca ha capito dall'
esperienza che l' importante non è il numero dei punti di vendita, ma la
loro redditività, e per questo HIT ha deciso che non vuole espandersi a
tutti i costi, ma vuole lavorare in maniera efficiente. Tra i propri
errori nell' operazione di espansione, HIT valuta il fatto che ha aperto
grandi spazi commerciali, ma con poca varietà di merci dentro. Un altro
problema per HIT è anche la difficoltà di trovare buone aree edificabili
per i nuovi supermercati. I concorrenti per i pochi buoni lotti sono
tanti (tra questi, le altre catene di ipermercati e i vari fondi di
investimento). Le speculazioni sui prezzi dei beni immobili sono molte
al momento, dicono da Dole. Secondo uno dei manager dei progetti di
investimento, attualmente i clienti bulgari sono molto esigenti e non
basta solo un terreno ben situato, ma si deve offrire un concept
completo e professionale per ogni centro commerciale. Tra le compagnie
con cui alla fine del 2005 Dole aveva trattato per la vendita di due
negozi, vi sarebbero stati alcuni dei concorrenti (BILLA, KAUFLAND,
TESCO) che però finora non hanno confermato questa indiscrezione. La
holding Dole proprietaria di HIT è tra le 10 catene più grandi per la
vendita di prodotti alimentari in Germania, con 87 supermercati HIT e 24
negozi Marktfrish. (ICE SOFIA)


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Norme Dogane e Valute



AUSTRIA: CONFERMATO IL DIVIETO DI VENDITA A DOMICILIO PER I GIOIELLI IN
ARGENTO



(ICE) - ROMA, 01 MAR - La Corte Europea di Giustizia ha confermato per
l' Austria -a tutela dei consumatori- il divieto di vendere a domicilio
gioielleria in argento. L' associazione austriaca dei commercianti spera
che adesso il Paese modifichi da sé la norma tutelando i consumatori
attraverso il diritto di recesso, piuttosto che attraverso divieti; in
Austria sono infatti attive ben 14.000 persone nella vendita a domicilio
e il settore produce un fatturato di 220 milioni di euro annui. (ICE
VIENNA)