7.8.10

Links Centro Studi per la Pace

Corti e Tribunali internazionali vai Corte penale internazionale (ICC - CPI) (en)
    Lo Statuto delle Corte di Roma, adottato il 17 luglio 1998, è entrato in vigore il 1° luglio 2002 quando, come previsto dall’art. 26 dello stesso, è stato raggiunto il numero delle 60 ratifiche necessarie per la sua entrata in vigore. Al 12 febbraio 2003 139 Stati hanno firmato lo Statuto e 87 Stati lo hanno anche ratificato. La Corte avrà l'incarico di giudicare i crimini contro l'umanità, i crimini di guerra e i genocidi, in qualunque posto e in qualunque momento siano stati commessi. Vi potranno adire il Consiglio di sicurezza delle Nazioni unite, ogni stato firmatario del trattato o il procuratore incaricato di raccogliere le testimonianze e le informazioni. In questi ultimi due casi potranno essere messi sotto accusa solo cittadini di stati che hanno accettato la competenza della Corte o che hanno commesso reati in uno dei paesi firmatari. La Corte non interverrà che nel caso in cui la giustizia del paese interessato non possa svolgersi correttamente. A titolo transitorio, i paesi hanno la facoltà, per sette anni, di non riconoscere la competenza della Corte per i crimini di guerra.
vai European Court of Human Rights (en)
    La Corte europea dei diritti dell'uomo, costituita nell'ambito del Consiglio d'Europa, veglia sul rispetto della Convenzione europea di salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali. Giudica le violazioni di questo trattato e vi possono adire gli stati firmatari e gli individui. Ha sede a Strasburgo.
vai International Court of Justice (ICJ) (en)
    The International Court of Justice, which has its seat in The Hague, is the principal judicial organ of the United Nations and one of the six major organs of the United Nations. The Court, in existence since 1946, serves as the successor to the Permanent Court of International Justice established by the League of Nations and derives its mandate from a Statute which forms an integral part of the Charter of the United Nations. The Court has two functions: to render judgments on disputes submitted to it by States and to furnish advisory opinions on questions referred to it by authorized bodies. ICJ decisions, which are issued in the series Reports of Judgments, Advisory Opinions and Orders and assigned ICJ sales number, first appear as separate documents and are later published in annual compilations. Information about ICJ actions (either as a full case overview or a summary of judgments and orders) has been posted on the Court's homepage (1946 onwards).
vai Tribunale penale internazionale per l'ex-Yugoslavia (ICTY) (en)
    The International Criminal Tribunal for the former Yugoslavia, located in The Hague (Netherlands), was established by Security Council resolution 827 on 25 May 1993. The ICTY is mandated to prosecute persons responsible for serious violations of international humanitarian law committed on the territory of the former Yugoslavia since 1991. The Statute defines the Tribunal’s authority to prosecute four clusters of offences: - Grave breaches of the 1949 Geneva Conventions (Article 2); - Violations of the laws or customs of war (Article 3); - Genocide (Article 4); - Crimes against humanity (Article 5).
vai Tribunale penale internazionale per il Ruanda (ICTR/TPIR) (en)
    The International Criminal Tribunal for Rwanda (ICTR), located in in Arusha (Tanzania) was established by Security Council resolution 955 of 8 November 1994 for the prosecution of persons responsible for genocide and other serious violations of international humanitarian law committed in the territory of Rwanda between 1 January 1994 and 31 December 1994. It may also deal with the prosecution of Rwandan citizens charged with such crimes committed in the territory of neighbouring states during the same period.
vai The South African Truth and Reconciliation Commission (TRC) (en)
    La Commissione di Verità e Riconciliazione del Sud Africa, istituita nel 1995 con l’adozione, da parte del Parlamento sudafricano, del Promotion of National Unity and Reconciliation Act (N. 34 of 1995), ha iniziato i lavori nel gennaio 1996. Composta da tre sottocommissioni (Amnesty Committee, Reparation and Rehabilitation Committee, Human Rights Violations Committee), ha l’obbiettivo di indagare, soprattutto attraverso il racconto delle vittime e le confessioni degli autori dei crimini, sulle violazioni gravi dei diritti umani che rientrano nella sua competenza e che sono stati commessi in Sud Africa fra il 1960 e il 1994 con finalità politiche, ovvero nel quadro della lotta fra chi sosteneva e che si opponeva al regime segregazionista di apartheid. La Commissione ha il potere di concedere l’amnistia agli autori dei crimini internazionali che rientrano nella sua competenza e che abbiano liberamente scelto di confessare in maniera veritiera e dettagliata i fatti oggetto del crimine e il contesto in cui esso fu commesso. Essa ha infine il potere di determinare l’ammontare, la forma e il tipo di riparazione ed indennizzo spettante a chi viene riconosciuto essere vittima dei crimini oggetto della competenza della Commissione.