29.4.12

Com'è finita?

Susanna Schimperna Giornalista
  • Susanna Schimperna
    Dal suo blog cattivi pensieri la giornalista Susanna Schimperna lancia una mobilitazione web in difesa dell'etica in rete.
    La comunicazione del terzo millennio, seppure generalmente caratterizzata dalla banalizzazione di contenuti, si è arricchita di strumenti straordinariamente efficaci per la mobilitazione di vaste aree dell'opinione pubblica su temi scottanti di costume o, come in questo caso, di malcostume.
    L'etica nel web è diventata emergenza. Nel caso oggetto della protesta il titolare di un sito web utilzza il nome della giornalista (in caso di personaggi pubblici si potrebbe persino affermare che il nome è l'equivalente di un copyright,ndr) per attirare ingenui ignari che in buona fede si affidano a rituali magici, divinazioni e taroccherie varie per risolvere disagi e situazioni personali difficili ahimè sempre più ricorrenti nel quotidiano di ognuno di noi. L'antefatto in sintesi Due anni orsono un sedicente ammiratore ed estimatore di Susanna Schimperna che fra le sue opere editoriali annovera Le donne e le stelle Oroscopo 2010 ( 2009,casa editrice Zorro ) contatta la giornalista sostenendo di essere in procinto di creare un sito astrologico e, allo scopo, chiede di poter pubblicare una breve recensione ed un articolo di archivio. Le propone anche in via epistolare una collaborazione con il sito che viene esplicitamente rifiutata.
    Di questa semplicissima autorizzazione alla pubblicazione di un testo lo STUDIO LUNA ha fatto pagine nel sito tarocchiemagia.it nelle quali si afferma:
      1. Sezione CHI SIAMO: ( ... ) se vuoi sapere cosa dicono le stelle di te, puoi leggere ogni mese LE RUBRICHE NELLA SEZIONE LUNA STAR creato per te dai migliori astrologi, come Daniela Nipoti, Susy Grossi, Susanna Schimperna, Lidia Fassio , donne semplici, ma che hanno un dono da condividere con te
      2. Sezione LUNA STAR:

        rubriche online di Astrologia curate dai grandi astrologi italiani

      3. Links:
    Daniela Nipoti
    Franca Mazzei
    Laura Tuan
    Lidia Fassio
    Susanna Schimperna
    Susy Grossi
    Se questo fosse successo nel territorio.... Supponiamo uno studio di tarocchimanzia in una via di Roma che esponga una targa che riporta esattamente quanto vedete sopra...SAREBBE STATO SUFFICIENTE SEGNALARE L'ABUSO IN UN QUALSIASI COMMISSARIATO DI ZONA perchè in 24 ore il caso fosse risolto! Invece siamo in Internet e da due anni in Google questo sito compete nelle prime posizioni con i contenuti di una vita pubblicati in rete senza che si possa contare su un intervento efficace su base normativa certa. Solidarizziamo con Susanna Schimperna e garantiamo tutto l'appoggio del nostro network in rete a sostegno dell'iniziativa. Marino Pietrella  

  • Gennaro Francione
Aspetti comunitari della questione SIAE
CI AVVIAMO ALLA FINE DELLA SIAE? VADEMECUM CONTRO LA MERCIFICIAZIONE DELL’ARTE di G. Francione.
.12.12

Susanna Schimperna denuncia illecito uso di contenuti


7.8.10

Links Centro Studi per la Pace

Corti e Tribunali internazionali vai Corte penale internazionale (ICC - CPI) (en)
    Lo Statuto delle Corte di Roma, adottato il 17 luglio 1998, è entrato in vigore il 1° luglio 2002 quando, come previsto dall’art. 26 dello stesso, è stato raggiunto il numero delle 60 ratifiche necessarie per la sua entrata in vigore. Al 12 febbraio 2003 139 Stati hanno firmato lo Statuto e 87 Stati lo hanno anche ratificato. La Corte avrà l'incarico di giudicare i crimini contro l'umanità, i crimini di guerra e i genocidi, in qualunque posto e in qualunque momento siano stati commessi. Vi potranno adire il Consiglio di sicurezza delle Nazioni unite, ogni stato firmatario del trattato o il procuratore incaricato di raccogliere le testimonianze e le informazioni. In questi ultimi due casi potranno essere messi sotto accusa solo cittadini di stati che hanno accettato la competenza della Corte o che hanno commesso reati in uno dei paesi firmatari. La Corte non interverrà che nel caso in cui la giustizia del paese interessato non possa svolgersi correttamente. A titolo transitorio, i paesi hanno la facoltà, per sette anni, di non riconoscere la competenza della Corte per i crimini di guerra.
vai European Court of Human Rights (en)
    La Corte europea dei diritti dell'uomo, costituita nell'ambito del Consiglio d'Europa, veglia sul rispetto della Convenzione europea di salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali. Giudica le violazioni di questo trattato e vi possono adire gli stati firmatari e gli individui. Ha sede a Strasburgo.
vai International Court of Justice (ICJ) (en)
    The International Court of Justice, which has its seat in The Hague, is the principal judicial organ of the United Nations and one of the six major organs of the United Nations. The Court, in existence since 1946, serves as the successor to the Permanent Court of International Justice established by the League of Nations and derives its mandate from a Statute which forms an integral part of the Charter of the United Nations. The Court has two functions: to render judgments on disputes submitted to it by States and to furnish advisory opinions on questions referred to it by authorized bodies. ICJ decisions, which are issued in the series Reports of Judgments, Advisory Opinions and Orders and assigned ICJ sales number, first appear as separate documents and are later published in annual compilations. Information about ICJ actions (either as a full case overview or a summary of judgments and orders) has been posted on the Court's homepage (1946 onwards).
vai Tribunale penale internazionale per l'ex-Yugoslavia (ICTY) (en)
    The International Criminal Tribunal for the former Yugoslavia, located in The Hague (Netherlands), was established by Security Council resolution 827 on 25 May 1993. The ICTY is mandated to prosecute persons responsible for serious violations of international humanitarian law committed on the territory of the former Yugoslavia since 1991. The Statute defines the Tribunal’s authority to prosecute four clusters of offences: - Grave breaches of the 1949 Geneva Conventions (Article 2); - Violations of the laws or customs of war (Article 3); - Genocide (Article 4); - Crimes against humanity (Article 5).
vai Tribunale penale internazionale per il Ruanda (ICTR/TPIR) (en)
    The International Criminal Tribunal for Rwanda (ICTR), located in in Arusha (Tanzania) was established by Security Council resolution 955 of 8 November 1994 for the prosecution of persons responsible for genocide and other serious violations of international humanitarian law committed in the territory of Rwanda between 1 January 1994 and 31 December 1994. It may also deal with the prosecution of Rwandan citizens charged with such crimes committed in the territory of neighbouring states during the same period.
vai The South African Truth and Reconciliation Commission (TRC) (en)
    La Commissione di Verità e Riconciliazione del Sud Africa, istituita nel 1995 con l’adozione, da parte del Parlamento sudafricano, del Promotion of National Unity and Reconciliation Act (N. 34 of 1995), ha iniziato i lavori nel gennaio 1996. Composta da tre sottocommissioni (Amnesty Committee, Reparation and Rehabilitation Committee, Human Rights Violations Committee), ha l’obbiettivo di indagare, soprattutto attraverso il racconto delle vittime e le confessioni degli autori dei crimini, sulle violazioni gravi dei diritti umani che rientrano nella sua competenza e che sono stati commessi in Sud Africa fra il 1960 e il 1994 con finalità politiche, ovvero nel quadro della lotta fra chi sosteneva e che si opponeva al regime segregazionista di apartheid. La Commissione ha il potere di concedere l’amnistia agli autori dei crimini internazionali che rientrano nella sua competenza e che abbiano liberamente scelto di confessare in maniera veritiera e dettagliata i fatti oggetto del crimine e il contesto in cui esso fu commesso. Essa ha infine il potere di determinare l’ammontare, la forma e il tipo di riparazione ed indennizzo spettante a chi viene riconosciuto essere vittima dei crimini oggetto della competenza della Commissione.

16.7.10

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