29.5.09

pacchetto sicurezza attacco finale ai blogger e filtraggio della rete berlusconi vuole chiudere facebook e youtube

FONTE:italianspot.wordpress.com

Fate girare questa notizia il più possibile:
stanno tentando nuovamente di chiuderci internet!

Dietro gli specchietti per le allodole e dietro i vaudevilles di bassa lega che animano chiacchiericci e facili indignazioni, in modo subdolo e sistematico si introducono norme liberticide:

Nel voto finale al Senato che ha approvato il cosiddetto pacchetto sicurezza (disegno di legge 733), tra
gli altri provvedimenti scellerati come l'obbligo di denuncia per i medici dei pazienti che sono immigrati
clandestini e la schedatura dei senza tetto, con un emendamento del senatore Gianpiero D'Alia (UDC), è
stato introdotto l'articolo 50-bis, "Repressione di attività di apologia o istigazione a delinquere compiuta a
mezzo internet". Il testo la prossima settimanaapproderà alla Camera. E nel testo approdato alla Camera
l'articolo è diventato il nr. 60.
Anche se il senatore Gianpiero D'Alia (UDC) non fa parte della maggioranza al Governo, questo la dice lunga
sulla trasversalità del disegno della "Casta" che non vuole scollarsi dal potere.
In pratica se un qualunque cittadino che magari scrive un blog dovesse invitare a disobbedire a una legge che
ritiene ingiusta, i provider dovranno bloccarlo. Questo provvedimento può obbligare i provider a oscurare un sito
ovunque si trovi, anche se all'estero. Il Ministro dell'interno, in seguito a comunicazione dell'autorità giudiziaria,
può disporre con proprio decreto l'interruzione della attività del blogger, ordinando ai fornitori di connettività alla
,rete internet di utilizzare gli appositi strumenti di filtraggio necessari a tal fine. L'attività di filtraggio imposta
dovrebbe avvenire entro il termine di 24 ore. La violazione di tale obbligo comporta una sanzione amministrativa
pecuniaria da euro 50.000 a euro 250.000 per i provider e il carcere per i blogger da 1 a 5 anni per l'istigazione a
delinquere e per l'apologia di reato, da 6 mesi a 5 anni per l'istigazione alla disobbedienza delle leggi di ordine
pubblico o all'odio fra le classi sociali. Immaginate come potrebbero essere ripuliti i motori di ricerca da tutti i
link scomodi per la Casta con questa legge?
Si stanno dotando delle armi per bloccare in Italia Facebook, Youtube, il blog di Beppe Grillo, indipendentemente
da quello che ciascuno di noi ne pensa! e tutta l'informazione libera che viaggia in rete e che nel nostro Paese è
ormai l'unica fonte informativa non censurata. Il nostro è l'unico Paese al mondo, dove una media company,
Mediaset, ha chiesto 500 milioni di risarcimento a YouTube. Vi rendete conto? Quindi il Governo interviene per
l'ennesima volta, in una materia che vede un'impresa del presidente del Consiglio in conflitto giudiziario e
d'interessi.
Dopo la proposta di legge Cassinelli e l'istituzione di una commissione contro la pirateria digitale e multimediale
che tra poco meno di 60 giorni dovrà presentare al Parlamento un testo di legge su questa materia, questo
emendamento al "pacchetto sicurezza" di fatto rende esplicito il progetto del Governo di "normalizzare" il fenomeno
che intorno ad internet sta facendo crescere un sistema di relazioni e informazioni sempre più capillari che non si
riesce a dominare. Obama ha vinto le elezioni grazie ad internet? Chi non può farlo pensa bene di censurarlo e di
far diventare l'Italia come la Cina e la Birmania. Oggi gli unici media che hanno fatto rimbalzare questa notizia sono
stati Beppe Grillo dalle colonne del suo blog e la rivista specializzata Punto Informatico.

3 commenti:

Claudia ha detto...

Ne sono al corrente, mi sembra che si tratti dell'art. 60 della nuova legge sulla sicurezza. Ne avevo parlato anche nel Forum TL.
Claudia

Unknown ha detto...

Claudia, perche' non ne parli un poco anche qui?
Ce l'hanno con i blogger, mica con i Forum.... e questo e' un blog.
E se la legge passa io sono un blogger in odore di reato.

Claudia ha detto...

Per quel che riguarda l'art.60 del decreto sulla sicurezza, cercherò di scrivere qualcosa di più dettagliato. Sono convinta che quell'articolo non riguarda solo i blog, ma anche tutti quei siti in cui, fino ad ora, ci si è espressi liberamente anche a livello politico e credo che i forum, almeno quelli in cui si discute di politica, rientrino in queste categorie. In quel decreto si parla di "Repressione di attività di apologia o incitamento di associazioni criminose o di attività illecite compiuta a mezzo internet". Cosa si intende? secondo me di tutto e di più perché la genericità di quell'articolo, consente la libertà di arbitrio. Può essere annoverato in quel tipo di reato anche l'eventuale insulto o la semplice critica al capo del Governo, al Presidente della Repubblica, alle forze dell'ordine, alla politica internazionale non condivisa, magari l'approvazione e l'esaltazione di alcuni regimi tipo quello iraniano o nord coreano, ecc., e perchè no? anche sostenere l'aborto e l'eutanasia (potrebbe essere considerato come istigazione all'omicidio). Si tratta di argomenti, contestazioni, critiche e attacchi, spesso anche sopra le righe, che si leggono anche sui forum. Non dimenticare come ci si è liberati della sezione "redazione politica del Tg3". Ricorda che si sono interessati di quel forum anche Gasparri e "Libero" che lo hanno accusato di essere un covo di comunisti. Come ben sai quel forum è stato chiuso. Ora la situazione è più grave perchè si parla di filtraggio, di pene pecuniare, di galera e di soppressione della connessione. In questa situazione la definizione di Regime appare inadeguata perché si profila sempre più una sorta di Governo della nazione che assume le sembianze di una vera e propria dittatura.