25.9.06

Panorama Internazionale

  • TURCHIA: IN CINA PER ATTRARRE INVESTIMENTI E CONTRASTARE LA CONCORRENZA SLEALE
    (ICE) - ROMA, 21 SET - Una delegazione formata da operatori economici e guidata dal Ministro del Commercio Estero turco Tuzmen è in visita in questi giorni in Cina dove -nel corso delle visite a Shanghai e Pechino- saranno gettate le basi per importanti protocolli nei settori commerciale, finanziario ed economico. La Cina è attualmente il terzo paese fornitore della Turchia, con un export di 6,8 miliardi di dollari che nel corso del 2005 si è incrementato del 52,6% rispetto all'anno precedente, e nei primi sette mesi di quest'anno di un ulteriore 50% (5,3 miliardi di dollari). Dal versante turco però le esportazioni verso il gigante asiatico sono particolarmente limitate (549 milioni di dollari nel 2005 e 374 milioni di dollari nei primi sette mesi del 2006) e in crescita tale da non influire in maniera sostanziale rispetto al clamoroso saldo negativo della bilancia commerciale bilaterale (circa 6,3 miliardi di dollari nel 2005: è il secondo peggior saldo negativo della bilancia commerciale della Turchia; il primo è con la Russia). Si precisa inoltre che il montante flusso di beni provenienti dalla Cina colpisce soprattutto i settori tradizionali dell'industria locale, quali ad esempio il tessile, l'abbigliamento e le calzature, ma anche la meccanica leggera, i motocicli,ecc. Le autorità locali, anche con iniziative di contenimento daziario, quote, contingenti, riduzioni dell'IVA su alcuni prodotti, ecc. stanno cercando di contenere la "furia commerciale" cinese, ma per ora senza risultati di rilievo. Va anche sottolineato che l'obiettivo turco in Cina è non solo quello di riequilibrare la bilancia commerciale con maggiori esportazioni in quel paese, ma soprattutto di poter operare maggiormente nell'interessante mercato delle infrastrutture stradali, energetiche, ferroviarie, edili, ecc. con le aggressive imprese di cui dispone questo paese. Il Ministro Tuzmen evidenzia inoltre l'opportunità per i cinesi di investire in Turchia facendola divenire una "base operativa" nel Mediterraneo. L'obiettivo è quello di attrarre una parte dei 50 miliardi di dollari che la "tigre asiatica" investirà all'estero nel 2007 e portare i cinesi ad acquistare i bond turchi per diversificare sempre più il loro portafoglio internazionale. (ICE ISTANBUL)
  • AUSTRIA: LE GRANDI CATENE DEL LIBRO SOPPIANTANO LE PICCOLE LIBRERIE(ICE) - ROMA, 21 SET - Nonostante che il fatturato nel settore del commercio librario abbia fatto registrare una leggera flessione, secondo dati recenti, nel 2005 gli austriaci hanno speso in media: 125 euro a persona per l'acquisto di libri, 240 euro per riviste e quotidiani e 40 euro per articoli di cartoleria e cancelleria. A beneficiare di questa spesa sono state soprattutto le grandi catene del libro, confermando ancora una volta il trend che vede il mercato sempre più saldamente in mano a queste ultime, a discapito delle piccole librerie. Secondo esponenti del settore, il segreto delle grandi catene sarebbe da ricondurre in primo luogo a una strategia di posizionamento, ovvero ad un processo di attenta selezione dei luoghi cittadini per la creazione di una capillare rete di filiali. Altro ingrediente fondamentale sarebbe, inoltre, il rafforzamento delle vendite via internet (che conta per quasi il 10 percento del fatturato), e l'ampliamento dell' assortimento fino a includere testi specialistici in settori quali politica ed economia. I piccoli commercianti, dal canto loro, per consolidare la propria presenza sul mercato e rafforzare le sinergie, hanno dato vita ad un associazione di settore, la "Buchmedia Marketingverbund", che raccoglie circa 91 esercizi distribuiti su tutto il territorio nazionale. (ICE VIENNA)

  • TURCHIA: INVESTIMENTI ESTERI VERSO IL RECORD DI 12 MILIARDI DI DOLLARI",(ICE) - ROMA, 22 SET -(ICE) - ROMA, 22 SET - Secondo un report della YASED (L'Associazione degli investitori esteri in Turchia), la Turchia ha attratto - a fine agosto - 9,7 miliardi di dollari USA di investimenti dall'estero. La somma è composta da 7,2 miliardi di dollari di investimenti nei settori tlc, bancario/finanziario, assicurativo, industriale, turistico,ecc. e 1,6 miliardi di dollari nel campo immobiliare. Il Presidente della YASED Erdikler, ha sottolineato che il 2006 sara' l'anno record degli investimenti esteri poiche' la somma totale raggiunta dal Paese dovrebbe superare i 12 miliardi di dollari (si precisa in proposito che solo alcuni giorni orsono il Vice Primo Ministro Sener aveva indicato una somma oscillante intorno ai 17 miliardi di dollari). La cifra di 12 miliardi di dollari sarebbe il record assoluto per la Turchia (nel 2005 gli investimenti esteri hanno raggiunto i 9,7 miliardi di dollari); una somma cosi' rilevante che farebbe classificare il Paese fra i primi al mondo in quanto a ricettivita' di IDE. Erdikler ha evidenziato infine che la stabilita' politica ed economica e la lotta all'economia sommersa sono fra i temi piu' cari agli investitori esteri.(ICE ISTANBUL)

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