1.12.06

MADE IN ITALY COME SINONIMO DI QUALITA'

DESIGN, INNOVAZIONE: FIORE ALL'OCCHIELLO
DELL'IMMAGINE ITALIANA NEL MONDO

Commissionata dall'ICE e dal Comitato Leonardo la prima grande ricerca/sondaggio su "come ci vedono gli altri": una sorta di inventario dei beni italiani visti attraverso le esperienze e i desideri di russi, cinesi, statunitensi e svedesi. E l' italian dream si conferma all'insegna della tecnologia produttiva.
Non solo enogastronomia, paesaggi naturali e siti archeologici, moda, calcio, mare, sole, arte: l'immagine italiana all'estero - oggi più che mai - rivoluziona i suoi canoni stereotipati di percezione da parte degli stranieri per far spazio alla cognizione del prodotto "made in Italy" come frutto di qualità produttiva, innovazione tecnologica e design.

E' quanto emerge dalla ricerca/sondaggio commissionata dall'ICE e dal Comitato Leonardo all'Istituto Piepoli: un vero e proprio "spaccato" degli asset su come è visto il nostro Sistema Paese all'estero.
La ricerca, intitolata "L'immagine dei prodotti italiani in Cina, Russia, Svezia e Stati Uniti", mette in evidenza interessanti differenze fra le varie nazioni prese in esame, ma nel contempo mostra come tutti gli intervistati siano concordi nell'abbinare al sogno italiano la caratteristica essenziale della qualita', che viene concepita come inseparabile dall'innovazione tecnologica e dalla bellezza del design, frutto dei continui investimenti nella ricerca da parte delle imprese.

""La qualità dei nostri prodotti all'estero non è in discussione: la creatività, l'eleganza, il 'saper fare' sono doti riconosciute al Made in Italy. L'Istituto nazionale per il Commercio Estero, con centinaia di iniziative in tutto il mondo, ha cercato di accendere e tenere vivo quell'interesse necessario a cogliere, come sistema paese, le grandi opportunità di crescita delle nostre produzioni all'estero. In questo anche il ruolo del Comitato Leonardo è decisivo"", dichiara Beniamino Quintieri, presidente ICE.

""I Paesi scelti per la Ricerca in oggetto"", afferma Laura Biagiotti, presidente del Comitato Leonardo, "" rappresentano quattro "punti cardinali" sia per la loro importanza sia per le differenze che li caratterizzano"".
Gli Usa, innanzi tutto, costituiscono un mercato "storico" perché qui - negli anni '50 - si è inventato il concetto di Made in Italy: gli statunitensi sono stati i nostri primi compratori e oggi continuano ad essere il primo mercato per le nostre esportazioni dopo l'Unione Europea. E poi la Russia e la Cina che si presentano come le nuove frontiere del Made in Italy in quanto sono i mercati in maggiore espansione su cui si misura la sfida del Terzo Millennio nella globalizzazione; infine, la Svezia come simbolo delle nazioni scandinave, che costituiscono mercati di rilievo con caratteristiche economiche e culturali di particolare dinamicità.

Quattromila gli intervistati complessivamente nei quattro Paesi interessati (con un campione rappresentativo di mille persone per nazione). A queste interviste, in ogni singolo Paese analizzato, si sono aggiunte 10 interviste più approfondite ad opinion leaders quali businessmen, giornalisti e grandi importatori di prodotti italiani.
Proprio da queste categorie di persone, concordi nel sottolineare - a loro volta - che innovazione tecnologica, alto livello qualitativo e design sono le caratteristiche che contraddistinguono i prodotti realizzati nel nostro Paese - arriva un input stimolante per le imprese italiane: aumentare la distribuzione dei prodotti made in Italy all'estero non solo nelle grandi città, ma anche nei centri medio-piccoli, potenziando l'azione di mass-marketing per garantire una copertura capillare del territorio.

I risultati della ricerca sono stati presentati durante il Convegno intitolato"Come ci vedono gli altri: le nuove sfide globali del Made in Italy"- che si è tenuto il 17 giugno 2004, alla presenza del ministro Marzano e dei nomi "top" dell'imprenditoria italiana: per il terzo anno consecutivo, è stato quindi riproposto l'appuntamento con il convegno del Comitato Leonardo in Campidoglio, a Roma.
Al Convegno hanno partecipato, oltre ai Presidenti del Comitato Leonardo, Laura Biagiotti, dell'ICE, Beniamino Quintieri e di Confindustria, Luca Cordero di Montezemolo, illustri imprenditori - Nerio Alessandri, Guido Maria Barilla, Alberto Bombassei e Vittorio Merloni - che nel corso di una interessante tavola rotonda, moderata da Bruno Vespa, hanno dibattuto le tematiche relative alla percezione dei prodotti italiani all'estero. Il Convegno ha ricevuto quest'anno, oltre a quello del Comune di Roma, anche il Patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri

Il Comitato Leonardo è nato nel 1993 con l'obiettivo di promuovere ed affermare la "Qualità Italia" nel mondo. Il nome di Leonardo, non a caso, riporta alla magica alchimia tra arte, scienza e tecnologia: tre forme d'espressione della capacità intellettuale dell'uomo che riflettono il successo del nostro Paese a livello internazionale (sia dal punto di vista dell'immagine, sia dal punto di vista economico).
Promuovere l'Italia come Sistema Paese vuol dire metterne in rilievo le doti di imprenditorialità, creatività artistica, raffinatezza e cultura che si riflettono nei suoi prodotti e nel suo stile di vita. E' per questo che il Comitato ha istituito un Premio Leonardo da assegnare annualmente alla personalità italiana o straniera che meglio abbia rappresentato l'Italia nel mondo, e tre Premi Leonardo Qualità Italia da assegnare a tre leader d'azienda che abbiano registrato importanti successi sui mercati internazionali.
Il Comitato promuove inoltre eventi culturali (quali seminari, conferenze e manifestazioni per illustrare singoli aspetti della creatività italiana e del "Made in Italy"), premi di laurea, mostre e altre iniziative di alto livello, contatti internazionali per far conoscere agli operatori stranieri le possibilità offerte dal nostro Sistema Paese.
Il Comitato è frutto dell'iniziativa di un gruppo di imprenditori, artisti, scienziati e uomini di cultura desiderosi di condividere quest'obiettivo di valorizzazione dell'Italia e della sua originalità attraverso la realizzazione di eventi di alto profilo culturale ed economico.
L'ICE e la Confindustria forniscono l'appoggio operativo alle iniziative del Comitato per valorizzare ciò che l'Italia può offrire, creando delle sinergie tra produzione, arte, cultura e scienza.
Nella sua attività il Comitato Leonardo ricorre alla collaborazione di tutti gli Organi Istituzionali che sono preposti alla promozione e alla diffusione degli interessi italiani all'estero. Ne fanno parte - inoltre - le più alte cariche dello Stato tra cui il Presidente del Consiglio dei Ministri, il Ministro degli Affari Esteri e il Ministro delle Attività Produttive.

Scarica la ricerca, in formato Powerpoint (1,2 Mb)



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