26.7.09

periti: con test agli ultrasuoni più frequenti la tragedia si sarebbe evitata
E altre aziende di trasporto ferroviario annunciano l'addio ai carri Gatx

Manutenzioni, Trenitalia "licenzia" Cima
Stop ai contratti con la società mantovana

di FRANCA SELVATICI


Manutenzioni, Trenitalia "licenzia" Cima Stop ai contratti con la società mantovana

La stazione di Viareggio

FIRENZE - Una sorta di effetto domino si sta propagando sul fronte della sicurezza dei trasporti ferroviari. Dopo aver sospeso la circolazione dei carri di proprietà della società Gatx, ieri Trenitalia ha sospeso anche il contratto di manutenzione con la Cima di Mantova, l'azienda che il 2 marzo aveva eseguito per conto di Gatx la revisione dei carrelli del vagone cisterna deragliato lunedì notte a Viareggio, e che lavora per le Ferrovie dal 1945.

E sempre ieri si è appreso che Sbb Cargo Italia, società ferroviaria di trasporto merci e filiale italiana delle ferrovie federali svizzere, ha sospeso i propri trasporti merci con carri cisterna della Gatx, che peraltro ha annunciato il controllo e la sostituzione di tutti gli assi dei vagoni simili a quello coinvolto nel disastro di Viareggio.

La polizia ferroviaria ha intanto acquisito la documentazione completa del vagone cisterna sotto sequestro, mentre il primo dei consulenti nominato dalla procura di Lucca, il professor Paolo Toni dell'università di Firenze, ha avviato gli esami preliminari sul carrello che si è spezzato. E' confermata la presenza di una vasta fenditura, o cricca, che aveva raggiunto circa l'80% della sezione della parte terminale dell'assile, detta fusello.

"Sicuramente era lì da molto tempo e avrebbe potuto essere vista con gli ultrasuoni", afferma il professor Giorgio Diana, docente del Politecnico di Milano e direttore di un laboratorio all'avanguardia nella analisi della propagazione di queste fenditure nei metalli. Le cosiddette "rotture a fatica" degli assili sono rarissime, precisa. Personalmente ricorda di averne viste due (una fu rilevata il 26 marzo 2004 dopo il deragliamento di tre carrozze passeggeri sulla linea Chiasso Milano). Ma per evitarle è cruciale eseguire controlli periodici con gli ultrasuoni, tanto più frequenti quanto più gli assili sono vecchi e quanto più il carro viene utilizzato. Alcuni tecnici fanno presente che sul materiale di vecchia geometria la ricerca di cricche è talvolta più complessa perché esistono "zone d'ombra", e che da tempo è stata segnalata la necessità di rendere più frequenti i controlli oppure di sostituire gli assili. Con il rischio, altrimenti, di assistere a un crescendo di questi incidenti.

(4 luglio 2009)


1 commento:

Claudia ha detto...

Possibile che per far affiorare il marcio e ottenere verifiche serie si debba sempre pagare un prezzo in vite umane?