6.10.09

L' Italia discrimina immigrati e Rom
Repubblica — 15 settembre 2009


ROMA - «In molti casi le autorità respingono i migranti e li lasciano affrontare stenti e pericoli, se non la morte, come se stessero respingendo barche cariche di rifiuti pericolosi». Non poteva essere più dura la presa di posizione dell' Alto Commissario Onu per i diritti umani, Navi Pillay, sulle politiche di respingimento in mare. Non solo. In Italia, secondo le Nazioni Unite ci sarebbe «un' abbondante documentazione di trattamenti degradanti nei confronti dei Rom». E mentre per la Farnesina le critiche «non sono evidentemente rivolte all' Italia», il presidente della Camera, Gianfranco Fini invitaa non «avere paura dell' immigrazione, né dubitare sulla possibilità di una vera integrazione». Le politiche migratorie del governo italiano tornano così sul banco degli imputati. Dopo le richieste di chiarimento della Commissione Ue, le critiche dell' Unhcr, del Vaticano e delle organizzazioni umanitarie, è ora la volta dell' Onu. L' Alto Commissario peri diritti umani condanna i respingim e n t i d e g l i i m m i g r a t i «abbandonati e respinti senza verificare in modo adeguato se stanno fuggendo da persecuzioni, in violazione del diritto internazionale». In un discorso previsto per oggi e anticipato a Ginevra, la Pillay cita il caso del gommone di eritrei rimasto senza soccorsi tra Libia, Malta e Italia, ad agosto scorso e spiega che «partendo dal presupposto che le imbarcazioni in difficoltà trasportano migranti, le navi le oltrepassano ignorando le suppliche d' aiuto, in violazione del diritto internazionale». La Pillay chiede che cessi «la pratica di detenzione obbligatoria dei migranti, la loro criminalizzazione e il loro maltrattamento nel contesto del controllo delle frontiere». E ancora: «In Italia - denuncia l' Onu - vi è abbondante documentazione di discriminazioni e trattamenti degradanti nei confronti della popolazione Rom». Discriminazioni diffuse, secondo l' Onu, anche in altri 16 Paesi europei, dall' Ungheria alla Francia, dall' Irlanda al Portogallo. La reazione della Farnesina? «Il richiamo alle violazioni del diritto internazionale - si legge in una nota- nonè evidentemente rivolto all' Italia». Secondo il ministero degli Esteri, infatti «le regole del diritto internazionale costituiscono il caposaldo dell' azione del governo italiano». E poi «l' Italia è il Paese che ha salvato il maggior numero di vite umane nel Mediterraneo». In una relazione consegnata al Comitato del Consiglio d' Europa per la prevenzione della tortura, il governo sostiene inoltre di non adottare respingimenti, ma di applicare le norme contenute nel «protocollo opzionale dell' Onu sul traffico di persone via terra, mare, aria» Le critiche della rappresentante delle Nazioni Unite infiammano la polemica tra maggioranza e opposizione. «Il prestigio dell' Italia - afferma Rosy Bindi (Pd) - è irrimediabilmente sfigurato. Contro il governo parlano i fatti che non si possono nascondere con la propaganda. O qualcuno pensa di tappare la bocca anche all' Onu?». Secondo il candidato segretario del Pd, Pierluigi Bersani, il governo rischia «figuracce internazionali». Replica il capogruppo del Pdl al Senato, Maurizio Gasparri: «L' Italia sta attuando una politica di controllo dell' immigrazione clandestina che rispetta pienamente tutte le norme del diritto internazionale». Sul tema immigrazione, torna intanto Gianfranco Fini: «Pensare alla storia di Nancy Pelosi (l' italoamericana speaker della Camera dei rappresentanti Usa, ndr) dimostra che non occorre avere paura dell' immigrazione, né dubitare sulla possibilità di una vera integrazione». - VLADIMIRO POLCHI

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